Il nostro vicepresidente Santo ha seguito L incontro e ha voluto condividere con tutti ciò che è stato detto. Grazie Santo
In data 17 giugno, la FILCTEM-CGIL ha organizzato un incontro on line dal titolo: “Traiettorie di lavoro” con lo scopo di fare il punto della situazione dei vari comparti che afferiscono ai settori del chimico, tessile, energia e manifatturiero. Le parole d’ordine, declinate più volte, sono state: Partecipazione, Inclusione e Rappresentanza.
Per ciò che concerne il settore chimico farmaceutico é intervenuto il funzionario nazionale Filctem Sergio Cardinali che ha ribadito alcuni punti fondamentali:- L’emergenza Covid ha dimostrato l’importanza di garantire la continuità produttiva in sicurezza delle industrie chimiche-farmaceutiche al fine di assicurare i rifornimenti, in un momento cosí critico, a tutte le strutture sanitarie del SNN.- L’importanza del mantenimento e dello sviluppo delle buone relazioni industriali, soprattutto sulle contrattazioni di secondo livello per non disperdere la qualità e l’unicità di un modello che vuole essere un riferimento a per altre categorie. Tutto ciò alla luce anche della discussione che inizierà tra pochi giorni sul rinnovo del CCNL in scadenza alla fine del 2021.- L’opportunità che l’estensione dei processi di digitalizzazione possano offrire alle aziende un mezzo di supporto che affianchi, ma che non sostituiscano il lavoratore per non dover, in ultima analisi, portare alla gestione di esuberi del personale.- L’importanza della partecipazione attiva dei lavoratori,nelle figure delle RSU e dei rappresentanti della sicurezza (RLS e RLSA) che nelle riunioni periodiche insieme alle figure aziendali (RSPP) hanno portato a redarre regole,protocolli, modalità e strumenti al fine di garantire non solo il rispetto delle normative ma soprattutto la salvaguardia di ciascuna persona nell’ambiente di lavoro al tempo della pandemia. Come esempio esaustivo é stato portato il caso dello stabilimento di Pomezia della Menarini biotech.- É stata “spezzata una lancia” in favore degli Informatori scientifici del farmaco che seppur numericamente inferiori ad altre categorie del comparto rappresentano un importante e fondamentale punto di congiunzione tra sanità pubblica ed industria privata. Questa (spesso) bistrattata figura professionale permette una corretta ed etica informazione dei farmaci alla categoria medica che porta il medico (N.d.a secondo scienza e coscienza) alla migliore cura possibile del paziente. Difendere l’informazione significa anche salvaguardare posti di lavoro di una categoria che negli ultimi 10 anni ha visto la perdita di 10.000 professionisti del settore che spesso sono stati sostituiti da Informatori con i più svariati contratti puramente commerciali.
Infine molto significativo ed esaustivo é stato l’intervento del dott.Antonio Daniele nella duplice veste di Informatore scientifico del farmaco dalla trentennale esperienza e di responsabile dei rapporti sindacali tra FEDAIISF e OO.SS.
Dopo un breve excursus sulla nascita dell’ISF e delle leggi che ne regolano l’operato sono state fatte diverse riflessioni:- Il blocco dell’attività lavorativa protratto per diversi mesi in moltissime regioni italiane dovuto alle diverse Direzioni Sanitarie ha rappresentato un “non sense” di fondo. Se da una parte l’informatore é parte integrante del sistema sanitario secondo quanto prescritto dalla legge dello Stato 219 del 2006 (N.d.a il cui scopo é quello di favorire l’informazione scientifica regolamentandola ma non limitandola )dall’altro lato è stato considerato, alla prima occasione, un intralcio all’attività del medico. Una logica conseguenza di questo blocco potrebbe essere, nell’immediato futuro, un ulteriore passo verso la precarietà o la sostituzione con altre figure puramente commerciali che, più facilmente “ricattabili” in quanto non protette da un CCNL potrebbero spingersi in comportamenti poco etici a scapito della sicurezza della salute dei cittadini.- Un altro pericolo possibile è che se le aziende Farmaceutiche tagliassero in spese del personale (ISF) l’assenza dell’informatore porterà non tanto alla scomparsa del farmaco di per sé ma mancherà l’opportunità di poter disporre, da parte del paziente, della migliore terapia possibile a favore della migliore terapia al minor costo spesso imposta e guidata dai manager che governano le Aziende Sanitarie secondo esclusive logiche di farmaco economia.- Infine un ringraziamento alla CGIL che ha deciso di seguire le problematiche lavorative degli Informatori che costituiscono una difesa al principio della salute del cittadino tramite un’informazione scientifica etica del farmaco al medico.